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962. Francesco Sforza a Benedetto de Curte 1452 ottobre 1 "apud Lenum"

Francesco Sforza, preso atto della guarigione di Benedetto de Curte, gli raccomanda di eseguire quanto gli era stato richiesto, facendogli presente che lì si trovano, oltre a soldati con licenza ducale o di Teseo, anche altri che non ne hanno alcuna e di certo, troverà cavalli senza licenza ai quali comanderà di recarsi in campo. Chiede perciò un elenco di tutti i cavalli nel Piacentino, siano con licenza ducale e di Teseo o no. Quanto ad Antonio da Varese e l'uomo d'arme del Colleone, procuri che non gli sfuggano. Non ha altro da aggiungere per la gente di Giovanni dalla Noce, che se n'è già andata via.

Benedicto de Curte.
Inteso quanto per toe lettere ne hai scripto, respondendote dicemo primo, ala parte dele carre quale non hai potuto sollicitare per lo male hay havuto, ne rencresce del tuo male, ma vogli con quella migliore via saperai et porrai procurare sia exequito quanto per nostre lettere circha questa materia te havimo scripto, et più tosto sia possibile. Ala parte deli soldati che dici non trovarne alchuno che non gli sia, o per nostre lettere, o con licentia de Theseo, dicemo che havimo chiara notitia che gli n'è de quelli sonno dellà senza alchuna licentia, como per l'altre nostre te scripsemo. Pertanto vogli iterato fare bene cerchare et investigare, perché siamo certissimi che, facendolo con bona diligentia, gli trovarai parechi cavalli che sonno dellà senza alchuna licentia, et a tucti quelli gli trovarai senza licentia, farai commandamento che vengano subito in campo, mandandone la lista de tucti li cavalli [ 245v] sonno allozati in Piasentina, tanto per nostre lettere et licentie de Theseo, quanto de quelli trovarai esser lì senza alcuna licentia, et dechiarando de chi sonno. Alla parte de quello Antonio da Varese et homo d'arme de Bartholomeo Culione, dicemo che staghi attento che non possono passare per quella città che non gli fazi prendere, como te havimo scripto. Ala parte dele gente de miser Zohanne dala Nose, non te dicemo altro perché alla recevuta de questa et nanzi, como haverai inteso, sarano levate de quelle parte. Data in castris nostris apud Lenum, primo octobris 1452.
Marcus.
Iohannes (a)

(a) Iohannes scritto su Cichus.