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966. Francesco Sforza al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza 1452 ottobre 2 "apud Lenum"

Francesco Sforza, bisognoso di verrettoni mezzanelli, chiede al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza di indagare fra i maestri da legname e quelli da ferro quante aste e ferri da verrettoni mezzanelli si possono reperire e a detti maestri impongano di lavorare aste e ferri per dirgi il quantitativo realizzato e quanti se ne potrebbero avere fra otto giorni. Completati i verrettoni, gli dicano la quantità ottenuta perché farà loro sapere dove mandarli.

Potestati et capitaneo cittadelle Placentie.
Perché havimo bisogno de una grande quantità de verettoni mezanelli, quali, de grandissima importantia al facto nostro, havimo ad operare qui in campo, volimo che subito, recevuta questa, fazate cerchare et vedere in quella nostra città, fra li maistri de ligname e fra quali altri vi parerà et maistri da ferri, quante aste et ferri de verettoni mezzanelli sigli possono trovare, et che con dicti maistri ordinati, cum ogni instantia et sollicitudine, lavorino dì et nocte aste et ferri in quella mazore quantità sia possibile, advisandone subito dela quantità de aste et ferri sigli trovano facti, et quanti, fra octo dì, si ne poterano fare lì, perché habiamo informatione si poterimo havere ad plenum quella quantità ne bisognano. Siché, cum ogni vostra diligentia et sollicitudine, fati siamo informati dela quantità de verectoni mezzanelli sigli trovano facti et che si poterano fare fra octo dì, como havimo dicto, aciò possiamo dare el modo al denaro montarano dicti verectoni, et quelle aste se trovasseno facte, farite subito ferrare et ordinare de quello li bisogna, siché li possiamo havere al più presto si pò, perché, advisati che siamo da voy, de ciò vi advisarimo dove se habiano ad mandare. Et si devite fare cosa ne sia grata, fati questa cum ogni sollicitudine. Data in castris apud Lenum, die ii octobris 1452.
Christoforus.
Cichus.