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997. Francesco Sforza a Giacomo Ursino 1452 ottobre 18 "apud Lenum".

Francesco Sforza si dice contento che Giacomo Ursino stia lì; lo informa che non ha soldi per accontentarlo ma sia paziente che, quando accontenterà gli altri, soddisfererà pure lui. Si dice poi dispiaciuto per l'assassinio di un suo uomo, fatto sul quale ha ordinato di indagare.

[ 253v] Iacobo Ursino.
Respondendo ad una vostra circa el facto dela stantia vostra lì, restiamo contenti che gli stagati et havemolo molto grato, rendendosi certi che stantia vostra lì sarà molto utile. Quando ala parte de farvi provisione, dicemo che la faressimo volentera se li havessimo el modo, cioé se lì a Parma gli fossero denari alcuni da potervi dare, ma non havendoli lì ad Parma, neanche qui in campo, è necessario habiati patientia, sine che la poterimo fare, certificandovi che, quando la farimo ali altri, la farimo anchora a voy. Ala parte del vostro compagno, quale è stato amazato, ne rencresce et dole, et credimo ch'el suo compagno sia piutosto stato casone dela morte soa che lo datieri, nondimeno scrivimo per l'aligata a quelli nostri officiali che faciano rasone. Al facto del scambiare miser Antonio Trotto mandarimo lì uno ad fare quello che sarà da fare. Ex castris apud Lenum, die xviii octobris 1452.
Irius.
Iohannes.