Registro n. 14 precedente | 998 di 1952 | successivo

998. Francesco Sforza ai Dieci della Balia di Firenze (1452 ottobre 18 "apud Lenum").

Francesco Sforza chiede ai Dieci della Balia di Firenze di liberare Giovanni Antonio. Giovanni de Fossia, Gimara e maestro Giacomo che si erano recati da lui in campo con Sigismondo, fratello del duca di Modena e ai quali aveva concesso lettere di passo per ritornare a Napoli, ma che furono, nonostante ciò, catturati a Firenze. Chiede ai Dieci di volere dare quelle lettere che consentano loro di raggiungere Napoli.

Dominis Decem Balie communis Florentie.
In li dì passati, essendo vinuti qui in campo in compagnia del magnifico domino Sigismondo, fratello dello illustre signore duca de Modena, Iohanne Antonio et Iohanne de Fossia, misser Gimara et maistro Iacomo, quando combatterono insieme miser Aluise Pigera et Bartholomeo Statella, in lo retornare (a) ad Napole, ad casa loro, gli concedessimo licentia et lettera de passo de possere retornare liberamente ad casa loro; mò siamo informati che, passando per Fiorenza, sonno stati destinuti lì. Et pertanto pregamo et confortamo le signorie vostre che gli piacia fare liberare li dicti Iohanne Antonio, Iohanne, misser Gimara et maistro Iacomo cum tucti loro compangni et robbe da poi che vinevano socto nostra lettera, come esse signorie vostre credimo haveranno inteso, ale quale piacia de farli fare lettere opportune che se possano condurre ad Napoli per quella via che parerà alla signoria vostra. Data ut supra.
Persanctes.
Cichus.

(a) Segue combatterono insieme depennato.