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1042. Francesco Sforza a Simone da Spoleto 1455 dicembre 20 Milano

Francesco Sforza rimprovera Simone da Spoleto per il fatto che, benché gli avesse fatto scrivere di dare a Comparino da Calvisano due moggia di frumento o venti lire, ha risposto a Comparino che ciò non spetta a lui e, in più, ha trattenuto quel poveretto quanto gli è parso, facendogli supporre che il duca si faccia beffe della gente. Gli comanda quindi di dare a Comparino 20 lire di qualunque denaro ha tra le mani.

[ 1455 dicembre 20, Milano] Simoni de Spoleto.
Nuy te fecimo scrivere a questi dì passati che tu dovesse dare ad Comparino da Calvisano, presente exbibitore, moza doe de frumento, overo livre vinti in denari, Il che pare non habii voluto fare, dicendo che simile cosa non specta ad ti et hay tenuto lì el pover homo quanto t'è parso, che poi è bisognato tornare da nuy. La qualcosa quanto sia ben facta la lassimo iudicare ad ti che ne fay parere se faciamo beffe delli homini in questo modo. Pertanto nuy te commandiamo et volimo che, subito havuta questa, debii dare al dicto Comparino livre vinti de imperiali de qualunque denari te trovi havere in le mano, et fa che non manchi per cosa alcuna. Et perché tu intendi cossì cognoscere la nostra intentione, havimo sottoscripto la presente de nostra propria mano. Mediolani, xx decembris 1455. Et se non havesse denari faratili imprectare et darali subito. Data ut supra.
Leonardus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.