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105. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 marzo 24 Milano

Francesco Sforza comanda al Regolatore e ai Maestri delle entrate di far avere, sulle imbotature milanesi dell'anno in corso, le 1800 lire al genovese Brancaleone Lercaro spettantegli, considerata pure la grande simpatia che sempre ha mostrato nei riguardi dello stato sforzesco.

85v Egregio et nobilibus viris Regulatori et Magistris intratarum nostrarum.
Perché el nobile Branchaleone Lercaro, (a) citadino Zenoese, debbe havere da noy libre 1800 de imperiali et nostra intencione è che omnino le consegua como è debito, et etiamdio perché l'è nostro grande amico et s'è deportato et deporta caldamente et cum ogni promptitudine in li facti nostri per modo che li siamo quodammodo obligati et cercharessimo sempre de fargli delle cose utile et honorevele, ve commetiamo et volimo che dele dicte libre 1800 gli faciati fare, como etiamdio noy gli facimo per le presente sottoscripte de nostra propria mano, ferma et valida assignacione sopra le imbotature del ducato de questa nostra cità del'anno presente, immodo che a tempi debiti venga a conseguire li dicti denari, como è nostra ferma intencione et dispositione. Mediolani, xxiiii marcii 1452. (b)
Irius.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) Segue nostro depennato.
(b) A margine: Pro Branchaleone Lercaro.