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1098. Francesco Sforza a Tommaso da Rieti, al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1456 marzo 2 Milano

Francesco Sforza scrive al consigliere e revisore Tommaso da Rieti, al Regolatore e ai Maestri delle entrate che si continui ad assegnare a Obizzo da Carrara 20 fiorini mensili, come nel precedente anno, con la sola trattenuta del capsoldo e della dodicesima. Tale provvisione vuole che sia assegnata sul dazio di Abbiategrasso, ove lui risiede o, se impossibile lì, su qualche dazio altrove.

Domini Thome de Reate, consiliario et revisori ac Regulatori et Magistris intratarum nostrarum.
Volendo nuy continuare la provisione de vinti fiorini, a soldi xxxii per fiorino, che l'anno proxime passato ordinassemo mensualmente al nobile homo Obizo da Carrara, vi dicimo et commandiamo, per tenore de questa, che debiate fargli respondere deli dicti fiorini vinti, a soldi xxxii per fiorino, ut supra, ogni mese, incommenciando in kalende de zenaro passato del'anno presente et inde inantea fin ad nostro beneplacito, liberamente et senza retentione alcuna, ecepto li capsoldi et il duodecimo, quali volemo sianno retenuti a luy, como sonno retenuti ali altri nostri gentilhomini provisionati. Et aciochè dela dicta provisione se ne possa valere mensualmente neli suoy bisogni, volemo che vuy gli la faciate asignare sux qualche datio dela terra nostra de Abiategrasso, dove luy sta, et hoc per più suo acconcio. Et in caso non se gli possa assegnarle, volemo che gli le assigniate suxo qualche datio altroe, siché [ 347v] se ne possa adiutare in le soe necessitate. Et faciti che non habia casone de venire qua per questa casone ad dare fatigha né ad nuy, né ad vuy, né ad niun'altra persona, ma se possa adiutare in dicti suoy bixogni senza venire qua. Mediolani, ii martii 1456.
Bonifacius.
Cichus.