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1109. Francesco Sforza a Tommaso da Rieti, al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1456 marzo 11 Milano

Francesco Sforza vuole che il consigliere e il revisore Tommaso da Rieti, il Regolatore e i Maestri delle entrate facciano i conti, con le consuete scritture, e saldino la trasferta fatta a Roma dal familiare ducale Lancillotto da Figino, partito con i soliti cavalli il due dello scorso gennaio e ritornato il sei febbraio.

[ 352r] Domino Thome de Reate, consiliario et revisori, et cetera, ac Regulatori et Magistris intratarum.
Lanzalotus de Figino, familiaris noster, mandato et pro servitiis nostris equitavit Romam die secundo ianuarii proxime preteriti et rediit ad nos die sexto februarii similiter delapsi. Contentamur ergo et volumus quod rationes suas ipsius andate pro equis consuetis, necnon solutiones et scripturas quaslibet proinde opportunas fieri faciatis. Data Mediolani, die xi martii MCCCCLI.
Cichus.