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111. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate ordinarie e straordinarie 1452 marzo 29 Milano

Francesco Sforza vuole che dai Maestri delle entrate ordinarie e straordinarie si ordini che a Guglielmo da Baviera, castellano di Abbiategrasso, non siano trattenute le due paghe essendo per il duca cosa di grande importanza.

[ 87r] Sapienti egregio et nobilibus viris dilectis nostris Magistris intratarum nostrarum ordinariarum et extraordinariarum.
Volimo et ve commettiamo debiati ordinare che alo strenuo Gullielmo da Bavera, nostro castellano de Abià Grasso, non siano retenute le doe paghe se gli dovevano retenere de presente segondo li ordini nostri, perché nostra intencione è che dicto Gullielmo, attento la soa optima et antiqua fede verso noy, sia tractato como la più cara cosa che habiamo in ogni cosa. Mediolani, xxviiii martii 1452. (a)
Christoforus.
Iohannes.


(a) A margine: Pro Gulielmo de Baveria.