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12. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 gennaio 13 Lodi

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate che per il figlio Galeazzo e i trombettieri che l'accompagnano sia preparato un vestito di panno bianco foderato pure di panno in modo che siano della stessa foggia degli altri abiti che sta confezionando Giovanni Pietro, ricamatore a Milano. Della spesa facciano fare le opportune scritture e curino che tutto sia fatto celermente.

Regulatori et Magistris intratarum ordinariarum.
Perché noi mandiamo in compagnia de Galeaz, nostro figliolo, que(i) infrascripti nostri trombetti, volimo che subito ad ciascuno de loro fazati fare uno vestito de panno biancho foderato pur de panno, quali siano facti in quella forma et modo che sonno li altri dela famiglia del dicto nostro figliolo, quali sonno in le mane de Zohanne Petro, racamadore lì in Milano, facendone de dicta spesa far fare le scripture oportune, et curati le habiamo presto et commecterite, da vostra parte, che faza recamare li dicti vestiti nela forma fa racamare li altri. Laude, xiii ianuarii 1452. (a)
Nomina sunt hec, videlicet:
Scachavello,
Christoforo da Soncino,
Iacomino da Carmignola,
Antonio da Colle,
Biasio da Colle,
Fedrico.
Iohannes.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.


(a) A margine: Pro famulis de Galeaz.