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1204. Francesco Sforza a Paolo Lampugnani 1456 ottobre 23 Milano

Francesco Sforza chiede al milanese Paolo Lampugnani di fargli avere, per suoi bisogni, come gli ha richiesto a suo nome il referendario generale Giovanni Botto, 480 lire che gli restituirà lo stesso Botto dal dazio della macina, o gli farà riavere sul sale o in altro modo.

[ 376v] Paulo de Lampugnano, civi Mediolanensi.
Havendo nuy bisogno de dinari al presente per provedere ad alcuni nostri bisogni, te confortiamo et pregamo vogli servirne de libre quattrocentoctanta de imperiali secondo te ha richiesto per nostra parte Iohanne Botto, nostro referendario generale, li quali denari esso Iohanne Botto te farà restituire suxo el datio dela maxina ala fin del'anno presente, overo nuy te gli faremo boni suso el sale, o per altra via, per modo restaray satisfacto, et cossì te promettimo per questa suprascripta de nostra propria mano. Mediolani, xxiii octobris 1456.
Zanetus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscrpsit.
Cichus.