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1354. Francesco Sforza a Pietro de Comite 1458 gennaio 18 Milano

Francesco Sforza fa presente a Pietro de Comite, amministratore generale del traffico del sale, che il defunto Antonio Treco aveva un'assegnazione di lire 15808,5,8 sulle entrate del sale; decide quindi che delle prime entrate del sale si dia a Pigello Portinari la detta somma in modo da saldare, a nome degli eredi di detto Antonio, i debiti che costui aveva a Venezia.

Petro de Comite, generali administratori traffigi salis.
La bona memoria de Antonio Treccho havea assignatione suso l'intrate nostre del sale de lire xvmila dcccviii, soldi v, denarii viii; et perché li eredi del dicto Antonio hanno a pagare de punto certa bona quantitate de dinari a Venetia, di quali esso Antonio era debitore, siamo contenti et volemo che de primi denari se scoderano del'intrate nostre del sale debbi respondere integramente ad Pigello Portinaro per nome de dicti heredi dele antedicte lire xv mila dcccviii, soldi v, denari viii, acciò possano essi heredi satisfare ali creditori suoi; et questo non obstante alcuna altra cosa in contrario. Ex Mediolano, die xviii ianuarii 1458.
Iacobus de Rivoltella, de mandato ducali.
Angelus Symoneta.
Franciscus Sfortia manu propria subscripsit.
Cichus.