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140. Francesco Sforza al Consiglio di giustizia 1452 aprile 30 Milano

Francesco Sforza scrive ai membri del Consiglio di giustizia, dopo lungo rinvio, ma volendo de presente uscir fora, chiede a ciascuno di loro di far avere a Bartolomeo Trovamala fra hogi et domane 150 ducati d'oro, che renderà loro entro l'anno dalle entrate degli ultimi cinque mesi.

[ 95r] Dominis de Consilio nostro iusticie.
Siamo tardati non darvi graveza credendo potere far de meno, ma volendo de presente uscire fora, troviamo non potere spazare li provixionati nostri che li manchi alchuna quantità de dinari, et per recatarli ne bisogna fatigari quelli in chi havimo più fede et speranza, et li quali merito non debiano dire de non. Et perché siamo certi che volunteri ne subvenereti de quello ve richiedemo, quale facilmente poreti fare, ve pregamo ne vogliate prestare ducati cl per cadauno de voy d'oro perché possiamo mandare fuora queste nostre fantarie, quali farete numerare ad Bartolomeo Trovamala, et li quali noy ve farimo restituire in le intrate nostre del presente anno delli ultimi cinque mesi, siché fra hogi et domane vogliate fare contento esso Bartolomeo de dicti denari che ne sarà gratissimo et acceptissimo. Mediolani, ultimo aprilis 1452. (a)
Persanctes.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) A margine: Del subsidio rechiesto al Consiglio de iustitia.