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1402. Francesco Sforza a Tommaso da Rieti 1458 aprile 6 Milano

Francesco Sforza scrive a Tommaso da Rieti dei Maestri delle entrate ducali di volere in parte aderire alle richieste degli ambasciatori della comunità di Piacenza; concede, solo per quest'anno, che detta comunità possa beneficiare di lire 2000, rateizzate mensilmente, sul dazio della lolla del vino, e sul dazio della macina del frumento le vengano rimessi sei denari del desdocto per ogni staio, e ancora le siano rilasciati, solo per quest'anno, gli uffici delle notarie e i dazi della tela, burdi e fustagni, annotando tali concessioni per spesa consumata.

[ 438v] Domino Thome de Reate ex Magistris intratarum nostrarum.
Volendo nuy compiacere alla nostra communità de Piasenza in alcune rechieste quale ne ha facto fare per sui ambasatori ad ciò che più abilmente ella possa satisfare a sui carichi et etiamdio per la fede et devotione al stato nostro vengha a participare dela nostra gratia, siamo contenti et volemo che per questo anno tanto faciati lassare ad dicta communità livre dovamilia imperiali sopra el datio dela lolla del vino d'essa cità del'anno presente mensualmente ala rata; et oltra ciò al dacio dela macina del furmento gli remetiati in dicto anno sey dinari del desdocto per caduno staro. Et ancora relasategli liberamente per el dicto anno tanto li officii dele notarie et li datii dela tella, burdi et fustani de dicta cità, non obstante alcuna cosa in contrario, facendo metere dicte relaxatione per spesa consumata mediante le scriture et bolete opportune. Data Mediolani, die vi aprilis 1458.
Per forensem.
FranciscuSforcia Vicecomes dux Mediolani manu propria subscripsit.
Cichus.