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1403. Francesco Sforza al Revisore, al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1458 aprile 9 Milano

Francesco Sforza avverte il Revisore, il Regolatore e i Maestri delle entrate di volere che quanto suo figlio Tristano manda, tramite il suo cancelliere Michele alla Corte di Ferrara sia esentato da ogni dazio. Trattasi di 25 paia di calze alla divisa sforzesca, di una giornea, di due barette di grana, di otto braccia di velluto alessandrino, di otto forme di formaggio.

Revisori, Regulatorique et Magistris intratarum nostrarum.
Mandando de presenti el magnifico Tristano Sforza, nostro figliolo carissimo, per ser Michele da Milano, suo canzellero de questa nostra cittą, alla cittą de Ferrara per donare in la corte de quello illustrissimo signore xxv para de calze ala nostra divisia, una zornea pur ala dicta divisa, due barete de grana, otto braza de veluto alexandrino et otto forme de formagio, siamo contenti et volimo che provideati opportune che dicto ser Michele possa extrahere de questa nostra cittą et condure fuori del nostro dominio liberamente et senza alcuno pagamento de dacio le dicte cose. Mediolani, viiii aprilis 1458.
Iohannes Blanchus.
Cichus.