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141. Francesco Sforza a Giovanni Landriani 1452 aprile 22 Milano

Francesco Sforza vuole che Giovanni Landriani, signore di Accursino, dia a Francesco Magiolino lire 21,13 per tre braccia di zetonino raso cremoxilo e per due terze di velluto piano cremoxile e per cinque braccia di doppiono d'oro, per denari 20 de setta de grana, prese da Antonio da Missaglia per la corazza di suo figlio Galeazzo Maria. Dia anche a Leonardo, magistro di tessuti, lire 40 per once 13 e ½ di tessuto d'oro e di cremoxile, presi da detto Antonio per la stessa corazza. Il tutto per lire 61,13.

Nobili dilecto nostro Iohanni de Landriano, domino Accursini, civi nostro Mediolani.
Volimo, et cossì te commettimo che daghi a Francesco Magiolino libre 21 et soldi 13 per braza tre de zetonino raxo cremoxilo, et per terze doe de veluto piano cremoxile, et per braza cinque de doppiono d'oro, et per dinari 20 de setta de grana che sono tolte da Antonio del Missaglia per la coraza del conte Galiazo Maria, nostro figliolo. Ancora volimo che dagi a Leonardo, magistro de tessuti, libre 40, cioè libre quaranta, che sono per onze 13 et 1/2 de tessuti d'oro et de cremoxile tolti per lo suprascripto Antonio per fornimento de dicta coraza, che sono in tutto libre 61, soldi 13. Et meteli a nostro conto. Mediolani, xxii aprilis 1452. (a)
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.


(a) A margine: Pro Francisco Magiolino.