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1434. Francesco Sforza al Revisore, al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1458 agosto 18 Milano

Francesco Sforza comunica al Revisore, al Regolatore e ai Maestri delle entrate che, servendosi, già da tempo, del loro collega Matteo di Iordani da Pesaro come segretario e famiglio, ordinò nel 1451 ad Angelo Simonetta di fargli avere sulle entrate ducali e su quelle del sale, 250 ducati d'oro e in oro in riconoscimento della sua dedizione al servizio. Gli risulta, però, che non si è mai provveduto a fare le necessarie scritture, che ora vuole siano eseguite.

Revisori, Regulatori et Magistris intratarum.
Già più anni passati, operando nuy Matheo di Iordani da Pesaro, vostro collega, come nostro famiglio secretario (a), non gli supplendo la provixione gli davamo in quello tempo, ordinassemo nel'anno 1451 ad Angelo Symonetta (b) che tanto sopra le intrate nostre ordinarie quanto sopra del sale gli fosse resposto de ducati ccl, videlicet ducentocinquanta d'oro et in oro, finché a luy facessemo altra remuneratione et demonstratione del suo ben servire como a fidelissimo et carissimo che lo habiamo. Et perché pare che'l non sia acconzo le scripture opportune, et facto creditore de dicti ducati ccl d'oro, ut supra, segondo la intentione nostra, volemo et ve commettemo che faciati aconzare ogni scripture oportune et necessarie perché gli sia facto lo credito alli libri nostri in thexauraria o delli raxonati o de Iacomo Griffo, dove lo apparesse facto debitore, mettendoli pro spesa consumata et senza rettentione de capsoldi. Data Mediolani, die xviii augusti MCCCCLVIII. (c)
Michael.
FranciscuSforcia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) Segue nuy depennato.
(b) Segue Symonetta depennato.
(c) A margine: Vise fuerunt dicte littere per dominum Angelum Symonettam.