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154. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 maggio 9 Milano

Francesco Sforza comanda al Regolatore e ai Maestri delle entrate che le due paghe a tutti trattenute siano ridate a suo fratello Corrado, impegnato in Alessandria alla difesa di quelle parti.

[ 98r] Egregio ac nobilibus viris Regulatori et Magistris intratarum nostrarum, dilectis nostris.
Ne ha fatto significare el magnifico Conrado, nostro fratello, che gli sono state retenute doe paghe della soa mensuale provixione de cento fiorini, et benché habiati da noy ordine generale de cussì fare, e vogliamo che se facia, nondimeno, considerado ch'el dicto Corrado remane là in Alexandrina cum tutti li soi per conservacione et tutela de quelle parte et non gli pote stare senza grandissima spexa, non volimo che le dicte doe paghe siano retenute a luy et, se pur gli fossero retenute, como è dicto, volimo et ve commettimo che gli ne debiati fare restoro et restitucione suli mesi avenire, como meglio ve parerà, ita che, et per lo passato et per lo avenire, consequischa et habia integramente la dicta soa integra provixione. Mediolani, viiii maii 1452. (a)
Iacobus.
Cichus.


(a) A margine: Pro domino Corado.