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207. Francesco Sforza al referendario di Lodi 1452 luglio 19 apud Trignanum

Francesco Sforza scrive al referendario di Lodi che manda il suo famiglio Niccolò da Palude per sue faccende, alle cui spese vuole che si faccia fronte sottraendo denari dalla provvisione assegnata ad Antonio e a chiunque altro crederà.

Referendario Laude.
Nuy havimo ordinato ad Nicolò da Palude, nostro fameglio, ch'el debia far fare là alchune cose, como da luy senteriti. Pertanto volemo che vuy debiati pagare tuta quella spesa che vuy ve (a) ordinerà, togliendo deli dinari dela provisione nostra che sonno stati assignati ad Antonio, cancellero, et ad ogniun altro che ve parerà per supplire ad quanto lo dicto Nicolò ve ordinarà, al quale sopra ciò volimo credati quanto ala nostra propria persona. Ex castris nostris apud Trignanum, xviiii iulii 1452.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) Così A.