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226. Francesco Sforza ad Angelo Simonetta 1452 agosto 14 apud Quinzanum

Francesco Sforza vuole che dei 3100 ducati che deve avere con lettera di cambio da Firenze, dia al conestabile Gaspare da Sessa fiorini 350; di essi 300 sono per le paghe e 50 per i cavalli che ha dal duca; a Giacomo Coza fiorini 150 per le paghe che ha dal duca; a Giacomo da Civita fiorini 100 per 100 paghe; ad Astorello Corso fiorini 180 per 180 paghe. Tutti i predetti sono conestabili. Vuole che i soldati siano subito pagati, così come vuole lo sia Cristoforo da Cremona per i suoi. Il capsoldo trattenuto sia consegnato a Gabrile da Cernusco.

Domino Angelo Simonette.
Siamo contenti et volimo che de quelli ducati 3100, quali, como tu say, ne degono essere resposto in quella nostra città per lettera de cambio da Fiorenza, tu deby dare ad Gasparo da Sessa, nostro conestabile, fiorini 350, cioè 300 (a) per le 300 paghe ha da nuy et cinquanta per li cavalli ha da nuy, item ad Iacomo Coza fiorini 150 per paghe 150 ha da nuy, item ad Iacomo da Civita fiorini 100 per paghe 100 ha da nuy, item ad Astorello Corso fiorini 180 per paghe 180 ha da nuy, li quali tutti sono nostri conestabili. Et questi fiorini intendemo siano ad raxone deli nostri damo ali soldati, et li spaza subito che non habiano ad tardare lì. Cossì vogli spazare Cristoforo da Cremona deli soi, como te havimo per altre scripto, retenendo de questi dinari el capsoldo, quale se daghi ad Gabriel da Cernuschio. Ex castris apud Quinzanum, die xviii augusti 1452.
Zanetus.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) cioè 300 in interlinea.