Registro n. 15 precedente | 25 di 1468 | successivo

25. Francesco Sforza ad Antonio Minuti 1448 aprile 16 Cremona

Francesco Sforza scrive ad Antonio Minuti, referendario di Cremona, di aver affidato al cremonese Stefanino Zaccaria le scritture che valgano a indurre i debitori del sale a saldare quanto dovuto alla Camera ducale negli anni 1446-1447 per un ammontare di lire 369,14,2; per il recupero di tale somma il referendario presterà a Stefanino ogni aiuto perché possa ottenere i detti denari. Segue la nota dei nomi dei debitori con l'importo dovuto.

Franciscus Sfortia Vicecomes marchio Papie, Cotignole Arianique comes, Cremone dominus ac illustris et excelse comunitatis Mediolani capitaneus generalis, et cetera, ser Antonio di Minuti, nostro referendario de Cremona, volimo che ad Stefanino Zacharia, nostro dilecto citadino de Cremona, al quale havemo dato et designato li infrascripti debitori del sale (a) alli proximi passati 1446 et 1447 spectanti alla Camera nostra, li qualli montano alla summa de libre ccclxviiii, soldi xiiii et dinari ii, cioè libre trecentosexanta nove, soldi quatordeci et dinari duy de imperiali et tu gli faci assignare al dicto Stefanino et volimo faci conzare ogni scriptura per modo che li dicti infrascripti debitori possano fir scossi del dicto Stefanino et non appareno più debitori della dicta Camera nostra, anci suoy, et gli daghi ogni favore et aiuto luy rechederà dal'officio tuo, siché possa convenire et strengere ad ogni sua voluntà et piacere dicti infrascripti debitori et habia quella acctione contra li dicti infrascripti debitori quemadmodum haveva la dicta nostra Camera [ 62v] nostra. Et cossì, per tenore dela presente, damo, concedemo et assignamo liberamente al dicto Stefanino li dicti infrascripti debitori, delli qualli luy possa fare et disponere quanto la persona nostra propria, perché de tucto siamo de accordo con luy, deli qualli debitori li nomi sonno quisti, videlicet:
Zohanne dicto Springento salarolo in loco de Sancto Bassano del'anno 1446, libre xlviiii, s ii, d x;
Antonio Fannello, salarolo, in loco de Anico del'anno 1447, libre viii, s xvi;
Iohanne Bono da Roncho, salarolo, in loco della Crota del'anno soprascritto, libre xvii, s iiii, d vi;
Iacomo de Toya, salarolo, in loco Sancto Iohanne in Croce dell'anno soprascritto, libre xviii, s xviiii;
Dominichino da Romano, salarolo, in Romano del'anno soprascritto, libre ccviii;
comune de Anico per debito del'anno soprascritto, libre xxii, s xviiii, d iiii;
comune de Sorexina per debito del'anno soprascritto, libre xviii, s vii, d vi;
comune de Piadena per debito del'anno soprascritto, libre xxviii, s xv.
(Somma) libre 369, s 14, d 2.
Qualli tutti ascendano la summa de libre ccclxnove, soldi quatuordeci, dinari duy de imperiali, qualle fanno ducati cento tredeci, libre doe, soldi nove, denari dui.
Ex civitate nostra Cremone, die xvi aprilis 1448.
Cichus.
Contuzo, volimo che de quilli dinari deno havere li datiari delle porte del'anno 1446 ne fati dare ad Stefanino Zacharia libre c de imperiali. Item fati dare al dicto da Realdo di Suinati de quello resto del'aqua del Navilo ducati 18, zoè libre 58, soldi 10. Item fati assignare al predicto Stefanino tanti debitori del sale del'anno 1446 de quilli che luy voria che montano libre ccviiii, siché el dicto Stefanino habia in summa ducati cxiii. Volimo che se mettano libre 151, soldi 10 per altri tanti luy dè havere da nuy. Dello resto siamo d'acordio con luy che sonno denari 66, soldi 258.


(a) sale in interlinea su qualle depennato.