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261. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 ottobre 2 apud Lenum

Francesco Sforza fa sapere al Regolatore e ai Maestri delle entrate che il condottiero Gaspare da Vimercate gli ha chiesto 200 ducati per comprare muli e cavalli in sostituzione di quelli che sono morti. Non potendo lui soddisfarlo, vuole che vi provvedano loro con qualunque entrata in modo che egli possa attendere più sollicitamente alli servicii ducali.

Egregio et nobilibus viris Regulatori et Magistris intratarum nostrarum, dilectis nostris.
Perché el spectabile conte Gasparro, nostro conductero, ne ha richiesto lo vogliamo subvenire de ducenti ducati perché el possa acomprare certi mulli et cavalli quali gli sonno morti, non havendo nuy el modo de poterlo subvenire qua in campo, siamo contenti et cossì vi commettiamo che sopra qualunche intrate nostre debbiati cerchare per ogni modo et via de recuperare li dicti ducento ducati ad soldi cinquantaquatro per ducato. Et recuperati, statim vogliamo gli li debbiati numerare o ad qualunche suo mandato, senza alchuna exceptione né dilactione, acioché'l possa fare li facti suoi et attendere più sollicitamente alli servicii nostri. Et circha ciò faciti non intervenga alchuno impedimento, facendone proinde de ciò far fare le opportune et expediente scripture. Data in castris nostris felicibus apud Lenum, die ii octobris 1452.
Bonifatius.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.