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268. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 ottobre 10 apud Lenum

Francesco Sforza scrive al Regolatore e ai Maestri delle entrate di aver saputo da Angelo da Rieti, auditore ducale, che ottiene parzialmente l'assegnazione mensile fattagli di 25 ducati. Impone loro che tale assegnazione, sia arretrata che futura, venga puntualmente rispettata.

[ 128v] Egregio et nobilibus viris Regulatori et Magistris intratarum nostrarum dilectis nostris.
Ordinassimo a domino Angelo da Riete, nostro audictore, la provixione de xxv ducati el mese per sustentacione soa et de sua famiglia, et ideo havimo inteso in questo anno n'havuto puocha cum grandissima difficultà et sua fatigha et spesa in lo mandare per essa, del che n'havimo preso admiracione, perché credevamo che mensuatim gline fosse satisfacto, como è stata, et è, nostra intencione et havimo ordinato. Pertanto volendo omnino che essa provixione et assignamento per tutto l'anno et integramente mensuatim gli corra tanto per lo passato como per l'avenire, aciò nelli suoi bisogni se ne possa aiutare, vi scrivemo et commandamo faciati tale provedimento circha de ciò, che del passato e del presente sia satisfacto integramente, et per lo avenire como è dicto, et gli ne sia resposto senza alchuna exceptione, et che più non ve ne habiamo a replicare lettera. Ex castris apud Lenum, x octobris 1452.
Aluysius de Romanino.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.