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280. Francesco Sforza al Regolatore e i Maestri delle entrate 1452 ottobre 27 apud Calvisanum

Francesco Sforza informa il Regolatore e i Maestri delle entrate che il Consiglio segreto gli ha fatto presente che è necessario dare qualche dinari alli doctori che hanno lecto quest'anno al Studio [...] de Pavia. Ha saputo che avanzano 2000 lire sull'imbottato di Pavia; di questa cifra dispongano per i lettori dello Studio in conformità di quello dirà loro il Consiglio segreto.

Regulatori et Magistris intratarum.
Li spectabili signori del Consilio nostro secreto ne hanno scripto como è necessario de presente dare qualche dinari ali doctori che hanno lecto questo anno al Studio nostro de Pavia, et ne dicono como vuy gli haveti dicto che sopra le imbotate de Pavia gli avanza da circha libre ii mila, ultra le assignacioni facte sopra dicte imbotate. Et perché nostra intentione è che alli dicti doctori sia in ogni modo provisto de presente de qualche dinari, vogliamo et ve commandiamo che dele dicte libre ii mila ne debiati desponere et fare quanto per dicto nostro Consiglio ve sarà ordinato et commandato, dummodo non se vegna ad rompere assignatione alchuna che fosse stata facta sopra dicte imbotate, quale non intendemo né volemo, per condictione alchuna de questo mondo, siano rocte. Et ad ciò che crediati et siati più che certi questa essere la nostra intentione et voluntate, havimo sottoscripta la presente de nostra propria mano. Ex castris apud Calvisanum, xxvii (a) octobris 1452.
Zaninus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) In A xxviii con la prima i depennata.