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281. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Parma 1452 ottobre 27 apud Calvisanum

Francesco Sforza ordina al referendario e al tesoriere di Parma di far avere al cancelliere di Parma, suo famiglio, 50 ducati dall'imbottato di quest'anno o da qualsiasi entrata del 1453. Avvisino i Maestri delle entrate di tale assegnazione.

[ 131v] Referendario et thesaurario Parme.
Perché havemo tolto de presenti il cancellero da Parma per nostro fameglio, volemo e commandiamove vidiate per quella megliore via et modo ve parerà più espediente pagare ducati L (a) tanto sopra l'imbotate del'anno presente quanto sopra qualunque altra intrata de quella nostra città del'anno proxime a venire 1453. Et spazatelo presto, accioch'el possa subito retornare qui in campo da nuy, et che non stagha a dispendergli suso l'hostaria. Et per più vostra chiareza et cautella, et adcioché credati che cossì sia nostra intentione e volontate, habiamo sottoscritto la presente de nostra propria mane. Data in felicibus castris nostris apud Calvisanum, die xxvii octobris 1452.
Li quali ducati cinquanta intendemo ad rasone de soldi liiii l'uno, retenendogli imperò lo capsoldo, et quando havereti pagato dicti ducati L vogliatine avisare li nostri Magistri delle intrate et mandargli la copia de questa nostra lettera adcioché ne siano advisati. Data ut supra.
Zaninus.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) pagare ducati L a margine; segue tanto depennato.