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285. Francesco Sforza a Sceva de Curte 1452 novembre 10 apud Calvisanum

Francesco Sforza informa Sceva de Curte, luogotenente di Piacenza, che avendo lui confermato il conestabile Covello con 50 paghe e 5 cavalli, vuole che in qualunque modo raccolga a Piacenza o a Pavia, 100 bislacchi che consegnerà a Covello, retenendoli poi de quelli se rescoteno a Zenova, con l'avvertenza di non intaccarne alcuno di quelli portati da lui.

[ 132v] Domino Sceve de Curte, locuntenenti Placentie.
È refermato con noi Covello, nostro conestabile con paghe cinquanta et cavalli cinque, per la qual cosa volimo et vi carichamo, per quanto desiderate fare cosa che ce piaza, che, per qualuncha modo et via, quale vi parirà più celere e migliore, o lì a Piasenza, o ad Pavia, debiati rechattare cento bisilachi e farli dare a dicto Covello, retenendoli poi de quelli se rescoteno a Zenova, non removendo alcuni de quelli haveti portati voi perché sonno dispensati per le liste, ma veli potriti retenere de quelli se rescoteno a Zenova, como havimo dicto. Ex castris nostris apud Calvisanum, die x novembris 1452.
Ser Iacobo.
FranciscuSfortia manu propria subscripsit.
Cichus.