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293. Francesco Sforza a Pietro Campofregoso 1452 novembre 28 Gambara

Francesco Sforza chiede a Pietro Campofregoso, doge di Genova, di dare al famiglio ducale Lancillotto da Figino lire 1074,12 per i conestabili e i provvisionati alla guardia della cittadella di Alessandria. Sicome è intenzionato dare ai provvisionati un fiorino in più per paga, gli fa presente che occorre aggiungere alla somma suindicata lire 264,12, per un totale di lire 1338,4.

Illustri domino tanquam fratri nostro carissimo domino Petro de Campofregoso, Dei gratia Ianuensi duci.
In li dì passati scripsemo per lettera soctoscripta de nostra propria mane alla signoria vostra che gli piacesse de fare numerare a Lanzalocto da Figino, nostro fameglio, per [ 134v] dare alli conestaveli et provisionati, che havemo alla guardia dela citadella nostra de Alexandria, libre mlxxiiii, soldi xii imperiali de quelli denari che ne fa subvenire de presenti la signoria vostra, et credimo che alla recevuta de questa le debia havere havute. Et perché nuy havimo deliberato de dare alli dicti provisionati uno fiorino più per pagha de nostri per cadauno de loro, che montaria libre cclxiiii soldi xii, pregamo e confortiamo la signoria vostra che gli piacia al dicto Lanzalocto, ultra le dicte libre mlxxiiii, soldi xii, de fare numerare altre cclxiiii libre, soldi xii, che in tucto vengha havere havuto libre mcccxxxviiii, soldi iiii imperiali. Ex Gambara, die xxviii novembris 1452.
Persanctes.
FranciscuSfortia manu propria subscripsit.
Iohannes.