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303. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 dicembre 8 Cremona

Francesco Sforza vuole che il Regolatore e i Maestri delle entrate provvedano che Francesco Bonato da Mantova, fornitore di frumento, sia pagato con mancho sconzo ducale, dandogli mensilmente una particella in modo che entro il prossimo anno abbia tutto quello che gli spetta.

[ 136v] Regulatori et Magistris intratarum.
Havendone servito et dato el suo formento et robba Francisco Bonato da Mantoa, a noy pare ragionevele et volimo per ogni modo ch'el sia paghato, et rencrescene assay ch'el non sia satisfacto fina mò, che ne pare graveza de consientia et honore, stando el figliolo in prexone, como sentimo, per non havere dicto Francisco conseguito da nuy el suo debito paghamento. Pertanto volimo et strectamente vi commettimo che debiati pigliare qualche mezo ch'el sia pagato, assignandoli, in qualche loco su quelli datii ve parerano con mancho sconzo nostro che se poterà, gli suoi denari ch'el resta ad havere con ordine che ogni mese habia una particella, et per tutto l'anno a venire vengha ad havere conseguito quanto debbe havere da nuy. Et a questo mecteti quello megliore ordine vi parerà per l'honore nostro et per lo debito che luy vengha ad essere satisfacto et con nostro mancho sconzo se poterà, como havimo dicto. Cremone, viii decembris 1452.
Ser Iacobus.
Franciscus Sfortia manu propria subscripsit.
Cichus.