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347. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 gennaio 24 Milano

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate di pagare ad Antonio Guidobono le sue trasferte fatte con cinque cavalli a Genova dal 12 febbraio al 7 settembre dell'anno scorso, facendogli buoni per spesa consumata i ducati 34,28, spesi in scorte, messi, corrieri e calate fatte per la neve. Decide inoltre che i cento ducati datigli nel 1450 da Antonio Trecchi, tesoriere di Cremona, vadano per spesa consumata.

Regulatori et Magistris intratarum.
Volimo faciati fare la raxone del'andata del'egregio secretario nostro Antonio Guidobono ad Zenoa del'anno proximo passato, quale incommencia adì xii de febraro et finisse a dì viiii de septembre del predicto anno ad raxone de cavalli cinque, como è solito, et como se (a) faceva al tempo della bona memoria del signore passato alli suoy secretarii (b), et gli fareti boni per spesa consumata, quali ha spesi in scorte, messi et correri et callate facte per la neve in somma ducati xxxiiii soldi xxviii. Et vogliamo lo faciati paghare della dicta andata et delle altre andate ha facto (c), cossì del precedente anno 1451 quanto del 1452 integramente dele intrate nostre del'anno presente, per modo resti paghato et satisfacto senza contradictione, perché dice resta creditore della Camera nostra de bona quantità de dinari.
Ulterius dice, esso Antonio, che è facto debitore sopra li libri della Camera nostra de ducati cento, quali gli facessimo dare per Antonio Trecho, thexaurero in Cremona, fina del'anno 1450. Pertanto volimo che dicti ducati cento siano et vadano per spesa consumata, perché gli li donassemo per lo aiuto del vivere suo. Data Mediolani, die xxiiii (d) ianuarii 1453. (e)
Cichus.


(a) Segue fa a quelli del loco del Consiglio nostro secreto depennato.
(b) Da faceva a secretarii aggiunto a margine.
(c) et delle altre andate ha facto in interlinea.
(d) La prima i corretta su v.
(e) A margine: pro Antonio Guidobono.