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385. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 marzo 15 Milano

Francesco Sforza ribadisce al Regolatore e ai Maestri delle entrate di far avere ai geniluomini di Villani, castellani a Trezzo, 150 ducati dal primo marzo 1450 al tre settembre 1451.

Regulatori et Magistris intratarum.
Ne hanno facto exponere li spectabili gentilhomini di Villani, castellani a Trezo, che non gli vole essere facto boni quelli denari, quali hanno recevuto dalla Camera nostra per casone della soa provixione da tri dì del mese de septembre del'anno proximo passato 1451 indrieto fino al primo de marzo del 1450, quando gli promettessimo la dicta provixione, ad computo de ducati cl el mese, perché fi dicto la lettera nostra a loro concessa per la dicta provixione a comenzare ad tri dì del dicto mese de septembre. Et perché nostra intencione fo et è che la predicta provixione incomenza al dicto primo de marzo del 1450, secondo la nostra promessa, volimo che cossì faciati exequire et fati fare creditori alla prefata Camera li prenominati gentilhomini della dicta provixione dali tri dì de septembre del 1451 indrieto per fina al primo dì de marzo del 1450, como è dicto de sopra, a raxone de ducati cl, a soldi lxiiii per ducato, el mese, non obstante la predicta nostra lettera, facendo fare et expedire quelle raxone, scripture et bollete sonno neccessarie per questo. Mediolani, xv martii 1453. (a)
Advena.
Cichus.


(a) A margine: Refecta die xviiii aprilis 1453.