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394. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate ordinarie e straordinarie 1453 marzo 19 Milano

Francesco Sforza informa il Regolatore e i Maestri delle entrate ordinarie e straordinarie che Bartolomeo da Lignano, che ha fornito tanta quantità de cera confecto et altre speciarie per un valore di lire 3600, non ha potuto essere ancora soddisfatto del suo credito a causa anche della guerra. Siccome egli è braccato dai mercanti (che) gli hanno dato le predicte cose, il duca vuole che realizzi completamente il suo credito con una assegnazione sui denari che si ricupereranno dai gualdi vecchi e nuovi, ponendolo in successione ad Antonio Missaglia e ad Antonio da Lignano.

Regulatori et Magistris intratarum ordinariarum et extraordinariarum.
Quando hebbemo el dominio della inclita cità nostra de Milano, ne diede in più et più fiate Bartolameo da Lignano, nostro citadino milanese, tanta quantità de cera, confecto et altre spiciarie assendeno alla somma de libre 3600. Como coluy era et è affectionato alla signoria nostra, dele quale anchora ne resta creditore, né fina al presente le ha possuto havere, quantuncha molte già fiate habiamo ordinato et commandato gli fosseno assignate et date, essendovi occorse et sopragionte le condictioni della guerra, et siamo certi che per questa dilactione ne ha patito et sostene grande danno, essendo luy debitore delli dicti dinari de quelli mercadanti gli hanno dato le predicte cose, li quali con grandissima instancia et molestia hanno recerchati de essere satisfacti da luy como siamo avisati. Ma perché nostra intencione fo sempre, et è, che esso Bartolomeo per el suo bono deportamento et servito non ne patischa alchuno danno, anzi, como nel subvenire et dare le dicte cose fo prompto, cossì integramente gli sia satisfacto, habiamo deliberato che delli denari delli gualdi, cossì veghi como novi, possi quelli sonno già assignati ad Antonio del Missaglia et Antonio da Lignano [ 159v] nance, como sappeti, al dicto Bartolameo gli sia facta de dicto suo credito opportuna assignacione. Il perché volimo, et cossì ve commandiamo che al prenominato Bartolameo sopra li denari d'essi gualdi, cossì vechii como novi, immediate posso le sopradicte doe assignacioni, como habiamo dicto de sopra, gli faciati dele predicte libre 3600 ferma et valida assignacione, como anchora nuy gli faciamo per vigore della presente, e da poy gli faciati al modo predicto integramente satisfare in tempo debito, in modo che, remosta ogni difficultà, habia lo integro paghamento dele soprascripte libre 3600. Né per questo bisogna più scrivere littere, facendo fina adesso fare ogni scriptura opportuna e necessaria sopra de ciò. Mediolani, xviiii martii 1453.
Advena.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.