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410. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 aprile 26 Milano

Francesco Sforza ricorda al Regolatore e ai Maestri delle entrate che Giovanni d'Amelia, consigliere ducale, deve ancora ricevere la provvisione di sette mesi e mezzo a ducati d'oro 350 l'anno per il tempo che fu suo auditore e quando lasciarono Pesaro prima di impossessarsi di Parma, cioè dal primo febbraio a metà settembre 1447. Vuole che per ciò gli si faccia un'assegnazione sulle entrate del 1454 con tutte le scritture di rito.

[ 162v] Regulatori et Magistris intratarum.
Lo egregio doctore consiliero nostro domino Zohanne d'Amelia resta havere da nuy la provixione de septi mesi e mezo ad raxone de ducati 350 d'oro l'anno, a soldi lxiiii per ducato, per lo tempo che ne servite quando era nostro auditore et quando se partissimo da Pesaro avante che avessimo Parma, videlicet da kalende de febraro del 1447 fina ad mezo septembre de esso anno. Il perché volimo che ad esso domino Zohanne sopra le intrate nostre del'anno avenire 1454 faciati assignacione de tutto quello deve havere per la dicta casone et per li dicti mesi septi et mezo alla raxone supradicta, facendo fare ogni scriptura expediente sopra ciò, non obstante altre nostre lettere scripte in contrario circha ciò. Mediolani, xxvi aprilis 1453.
Advena.
Franciscus Sfortia manu propria subscripsit.
Cichus.