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411. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri dell'entrate ordinarie e straordinarie 1453 aprile 21 Milano

Francesco Sforza informa il Regolatore e i Maestri di entrambe le entrate che la Camera ducale deve lire 455,2,1 a Guglielmo da Mariano per vino dato a consumo della corte, il cui pagamento già promise Gianpietro Caymo ai tempi in cui era all'ufficio di referendario a Como. Detto Guglielmo è anche creditore di altre 100 lire per il resto di un'assegnazione fattagli sul dazio della macina; in tutto gli sono dovute lire 555,2,1 per cui gli si deve fare un'assegnazione sopra la gabella dei gualdi, vecchi e nuovi, così che Guglielmo riscuota i denari che gli spettano.

Magistris intratarum ordinariarum et extraordinariarum.
Resta creditore della Camera nostra Guielmo de Marliano, nostro citadino Milanese, de libre 455, soldi 2, denari I imperiali per casone de vino, altra volta dato per luy per uso della corte nostra, per lo cui paghamento Zohannepetro Cayme, referendario nostro ad Como, quando ello era ad quello officio dele intrate ordinarie, feci promessa. Et oltra ciò resta anchora havere esso Guielmo dala prefata Camera libre 100 imperiali similmente per la dicta casone, per uno resto de una assignatione quale elIo haveva sopra el datio della macina, che non ha poduto conseguire. Pertanto siamo contenti et volimo che al dicto Guielmo sopra la gabella di gualdi vechi et novi del territorio nostro, poxe le altre assignacioni facte sopra quelle, faciati fare ferma et valida assignacione dele predicte libre 555, soldi duy, denari uno in somma, como per questa nostra anchora nuy gli assignamo; 163r et de quello al debito tempo, poxo dicte assignacioni, fariteli respondere liberamente, facendo fare ogni scriptura serà necessaria per questa casone. Mediolani, xxi aprilis 1453.
Advena.
Franciscusfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.