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424. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri dell'entrate ordinarie e straordinarie 1453 maggio 5 Milano

Francesco Sforza ricorda al Regolatore e ai Maestri di ambo le entrate che Ambrogio da Trivulzio ha accordato alla Camera ducale duemila ducati, somma che i suoi agenti hanno fatto avere tramite Antonio Missaglia e per denari versati a Pietro Accettante su mandato del duca. Lo Sforza dispone l'annullamento delle obbligazioni di 800 ducati fatte da detti agenti alla Camera ducale e decide che dei 2000 ducati ne vadano 600 ad Antonio Missaglia per i crediti che vanta dalla Camera ducale, e i rimanenti 1400 siano versati a nove conestabili di trecento cerbatanieri, per due mesi ai servizi ducali a cinque fiorini e mezzo mensili per paga.

[ 165v] Regulatori et Magistris intratarum ordinariarum et extraordinariarum.
Como posseti havere inteso Ambroxo da Trivultio è convenuto con la Camera nostra numerare ducati domillia. Et perché li agenti per luy hanno satisfacto della dicta summa, tum per la via de Antonio del Missaglia, tum anchora per dinari numerati ad Petro Aceptante de mandato nostro, volemo che quelle obligacioni, quale feceno alla prefata Camera li suprascripti agenti per ducati circha octocento restanti, faciati cancellare et annulare. Preterea perché dicta summa de ducati domillia semo stati contenti che se ne faciano boni ad Antonio del Missaglia ducati seycento sopra li crediti ha con la Camera nostra, et li milliquatrocento siano numerati a nove conestabili de 300 ciarbataneri conducti alli servicii nostri per duy mesi a fiorini cinque et mezo per pagha lo mese, volimo che per Antonio suprascripto et etiam per li zarbataneri sopradicti faciati fare (a) portate, bullecte, intrate et tutte altre scripture necessarie et opportune, cossì alla (b) Camera ordinaria et extraordinaria et sine aliqua retencione de capsoldo. Mediolani, v may 1453.
Persanctes.
Cichus.


(a) Segue scripture depennato.
(b) Segue vostra depennato.