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426. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri dell'entrate 1453 maggio 8 Milano

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate di far avere da qualunque entrata ducale, senza ritenuta del capsoldo, al genovese Barnabč Spinola le 54 lire che diede per i fanti, quando, l'anno scorso, partecipň all'impresa genovese di Francesco Capra.

[ 166r] Egregio et nobilibus viris Regulatori et Magistris intratarum nostrarum, dilectis nostris.
Bernabč Spinola, Genoese, ne ha facto exponere che l'anno passato, essendo Francesco Capra ala nostra impresa verso le parte Ginoese, paga di soi proprii per nostri servicii in sustenire quelli fanti libre cinquantaquatro imperiali, como esso Francesco č informato, rechedendone la debita restitutione d'essi dinari. Pertanto volemo che a esso Bernabč de qualunche intrate nostre faciati restituire et pagare le dicte libre liiii senza retentione de capsoldo, mettendole per spexa consumata, et fazendo fare ogni scriptura serrŕ necessaria sopra ciň. Mediolani, viii maii 1453.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.