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427. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri dell'entrate ordinarie e straordinarie 1453 maggio 4 Milano

Francesco Sforza vuole che il Regolatore e i Maestri di entrambe le entrate facciano avere, con una assegnazione sulla gabella dei gualdi vecchi e nuovi 113 ducati al pittore Cristoforo da Cremona per i 109 ducati dovutigli per le barde fatte e donate all'imperatore, oltre ad altri 4 ducati dovuti per le barde del cane.

Egregio et nobili ac sapienti viris Regulatori et Magistris intratarum nostrarum ordinariarum et extraordinariarum, dilectis nostris.
Christoforo da Cremona, pictore in questa nostra cità, è creditore dela Camera nostra de ducati centonove, cioè ducati 109, a soldi 64 per ducato, per casone dele barde che altra volta fecemo fare et donassemo alla sacra mayestà del serenissimo Imperatore, item de' havere ducati quatro per le barde del cane (a). Il perché siamo contenti et volemo che sopra la gabella de gualdi vechi et novi del territorio nostro, poxe le altre assignatione facte sopra quella, assignati a esso Christoforo li dicti ducati centotredeci como per la presente anche nuy gli assignemo, provedendo che poi al tempo debito elIo possa ritrare questi suoy dinari nel modo havimo dicto et facendo fare ogni scrittura serrà necessaria per questa casone. Mediolani, iiii maii 1453.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) del cane ripetuto.