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443. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate ordinarie e straordinarie 1453 maggio 22 Milano

Francesco Sforza elenca al Regolatore e ai Maestri di entrambe le entrate le spese dovute all'oste al Segno del Pozzo, Cristoforo da Cassano fatte per Giovanni Cossa, oratore del re Renato, gli oratori genovesi, Angelo Acciaioli, oratore fiorentino, Perino de Ancisa, Americo de Fort, famiglio ducale; Luigi dalla Moneta, oratore del balivo di Sans, oltre a lire 1318,19,4 che Acciaioli doveva a Cristoforo, come risulta dalla lista acclusa di Pietro Accettante. Il duca vuole che il Regolatore e i Maestri ritengano Cristoforo creditore e debitore dei denari ricevuti e si detraggano anche i denari ordinati da essergli pagati, facendogli la debita assegnazione sulle entrate ducali e sui dazi che Cristoforo vorrà, per un ammontare di lire 396,10,4. Di tutto si facciano le scritture usuali, oltre alle confessiones che deve rilasciare Cristoforo. Pongano le spese degli oratori e di Prino (Perino) de Ancisa per consumate.

Regulatori et Magistris intratarum ordinariarum et extraordinariarum nostrarum.
Ha fato Christoforo da Cassano, hostero ad lo Signo del Putheo, le spesse ad lo strenuo et spectabili Iohanni Cossa, oratore dela serenissima mayestade delo re Renato, ad li oratori Ianuensi, ad domino Angelo Acciayollo, oratore Florentino, ad Perino de Ancisa, ad Americo de Fort, famiglio nostro, ad Aluysse dala Moneta, oratore del strenuo Baylì de Sansi, et item ad Angelo soprascripto, per le quale esso Christoforo doveva havere libre mcccxviii, soldi xviiii, denari iiii imperiali, come distinctamente intendariti per la interclussa lista de Petro Aceptante. Et perché per le cassone antedicte il dicto Christoforo ha havuto, como per essa lista intendariti et per havere, et come etiam vederiti, per quela essere ordinato, volemo che, factollo creditore dele spesse [ 172v] et debitore deli dinari receuti per fin ad questo dì, detracti ancora del suo credito li dinari ordinati da fir pagati, per li quali, ad lo tempo debito lo fariti far debitore per lo resto, quale serà libre ccclxxxxvi, soldi x, denari iiii, gli faciati valida asignacione, quale etiam nuy per la presente faciamo sopra le nostre intrate, cossì ordinaria como ex(tra)ordinaria, et cossì dal presente anno como per lo havenire, secondo che vederiti che più facilmente possa essere satisfato, volendo insuper che fate per le predicte cosse tute le scripture expediente et necessarie, faciati per l'asignatione specialmente levare la confessione sopra quele intrate, datii o altri exordinari che esso Christoforo elegerà, et le quale specialmente non fusseno asignate, non obstante che lo termino (a) non fusse de pagare, ponendo quanto è per rispecto deli soprascripti oratori et Prino de Ancixa li dinari per expessa conssumata. Data Mediolani, die xxii maii 1453.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) Segue che cancellato.