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462. Francesco Sforza al Regolatore, ai Maestri delle entrate e al refendario di Como 1453 giugno 2 Seniga

Francesco Sforza ricorda al Regolatore e ai Maestri delle entrate d'aver scritto più volte al referendario di Como di far avere mensilmente ad Antonio, magistro per affari ducali, la sua provvisione; il che non è avvenuto. Provvedano loro che ciò avvenga.

Regulatori et Magistris intratarum.
Havendo nuy ad operare in nostri importanti servicii il nobile Antonio Magistro, et acioché meglio ne potesse servire, havimo scripto più fiati al nostro referendario de Como ch'el facesse satisfare per li denari della soa provixione, cossì del passato como per l'avenire, de mese in mese. Et pur, secondo ne ha referito dicto Antonio, non è facto, dela qual cosa ne maravigliamo et anche ne dolimo. Per la qual cosa volimo et ve comettimo che gli mettiati tale modo et ordine che questa nostra mente se mandi ad executione altramente non è facto fina mò, benché tu, Matheo, dicessi de fare el tutto. Data ut supra.
Ser Iacobus.
De simili continentia scriptum fuit referendario Cumarum.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.