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487. Francesco Sforza a Francesco 1453 giugno 7 Seniga

Francesco Sforza scrive a Francesco di ser Antonio, a parziale riforma di quanto già dettogli, per ordinargli di dare a Belforte da Fermo100 ducati in oro (dal valore di soldi 67,6 a ducato in conformità dell'abituale corso dei ducati da Camera) e anche un'armatura con un pennacchio fatto a suo modo, Gli faccia pure presto avere, senza eccedere nel prezzo, il panno della finezza e colore che vorrà e che gli spettava a Cremona, secondo il bollettino fatto a Milano, che si farà restituire.

Francisco ser Antonii.
Non obstante per una altra nostra lettera, sottoscritta de nostra propria mano, (a) te habiamo scripto che a Belforte da Fermo dovesse paghare ducati 100 delli nostri et uno fornimento d'argento de almetto, per questa mò te replicamo et volimo che tu gli debii numerare li dicti 100 ducati in oro, a raxone de soldi 67, denari 6 per ducato, secondo el comune corso deli ducati de Camera curenti, item gli faray dare una armatura, formata per la persona soa, con lo penachio facto a suo modo. Anchora siamo contenti et volimo gli facii dare el panno doveva havere in Cremona, segondo el bollectino a luy facto lì in Milano, de quella fineza et coloro luy vorrà, non excedendo la somma se contene nel suo bollectino, el quale bollectino haveray advertencia de fartelo rendere et cura expedirlo presto, acioché se ne possa venire in campo a servirne. Et non sia fallo, avisandote che'l se dole che tu gli hay resposto che tu non gli havevi el modo de poterlo expedire. Data apud Senigam, vii iunii 1453.
Iohannes Antonius.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.


(a) Segue che depennato.