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490. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 giugno 8 Seniga

Francesco Sforza comunica al Regolatore e ai Maestri delle entrate di aver fatto versare al suo famigliare Emanuele de Iacopo per la costruzione di un galeone e di due barbote i seguenti denari: da Francesco di ser Antonio lire 320, da Pietro Accettante lire 256, da Gracino Pescarolo lire 274,19; in totale lire 850,19. Vuole che si faccia Emanuele debitore e creditore di detti denari in conformità della lista che porterà detta spesa. Siccome sa che a Emanuele sono avanzati dei denari, ordina di farlo debitore del resto contro il credito che ha con il duca, come risulta dai libri della tesoreria ducale.

Regulatori et Magistris intratarum.
Dilecti nostri, havimo facto numerare questi dì passati ad Emanuelo de Iacopo, nostro familiare, per fabricatione de uno galione et doe barbote li infrascripti dinari, cioè per Francesco de ser Antonio libre trecentovinti; item per Petro Acceptante libre ducentocinquantasey; item per Gracino da Piscarolo libre ducentosetantaquatro, soldi xviiii, che sono in summa libre octocentocinquanta, soldi xviiii. Per la quale cossa volimo lo faciati fare debitore deli dicti dinari et poi creditore secundo la lista, quali ve porterà dela dicta spesa. Et perché intendiamo dal dicto Emanuelo essergli avanzati certi dinari, siamo contenti lo faciati debitore del resto per contra el credito, quale ha cum nuy, secundo trovariti neli libri dela nostra thesauraria. Ex campo nostro apud Senigam, die viii iunii MCCCCLiii.
Iohannes.