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491. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 giugno 11 Seniga

Francesco Sforza comanda al Regolatore e ai Maestri delle entrate di fare a Pigello da Firenze, rappresentante di Cosimo, un'assegnazione sulle entrate di quest'anno o futuro di 600 ducati da Camera, ducati che Cosimo ha prestato, a nome del duca, al segretario ducale Nicodemo per comprare a Firenze delle barde. Dispone che allo stesso Pigello si faccia altra assegnazione di altri 300 ducati che Nicodemo ha avuti da Cosimo. Raccomanda al Regolatore e ai Maestri di soddisfare Cosimo cosicchè consenta di sovvenzionarlo anche in altre necessità.

[ 183r] Egregio et nobilibus viris Regulatori et Magistris intratarum.
Ve comettiamo et volimo che a Pigello da Fiorenza, quale fa lì per lo magnifico Cosmo, debiati fare valida et opportuna assignatione sopra le intrate nostre del'anno presente o futuro, come ve parerà meglio, de ducati sey cento de Camera, sive della valuta d'essi, li quali denari el prefato Cosmo ha imprestato a Nicodemo, nostro secretario, a nostro nome per comprare barde per nuy in Fiorenza. Volimo anchora che ad esso Pigello faciati assignatione sopra l'intrate et nel modo dicto de sopra deli altri 300 (a) ducati de Camera, quali esso Cosmo ha dato a nostro nome al dicto Nicodemo et nuy havimo donati al dicto Nicodemo, mettendoli per spesa consumata. Et vedeti de spazare presto la dicta assignatione acioch'el prefato Cosmo habia casone sovenirne del'altre fiate in le nostre neccessitate de maiore summa. Et aciò crediati questa essere nostra intentione, havimo sottoscritta la presente de nostra propria mano. Ex castris apud Senigam, xi iunii 1453.
Irius.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.


(a) Segue cavalli depennato.