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512. Francesco Sforza a Francesco 1453 giugno 18 Seniga

Francesco Sforza vuole che Francesco di ser Antonio e, in sua assenza, il cancelliere Zannino, faccia avere a quattro degli uomini di Galeotto da Sanseverino, erroneamente non indicati tra quelli che a Pontevico avevano perduto armi e vestiti, quattro armature fornite e panno per fare quattro mantelli e quattro pennacchi. Faccia pure avere a Pedrino da Bergamo quattro pennacchi e due a Bevilacqua, in modo che tutti presto ritornino in campo.

Francisco ser Antonii et, in eius absentia, exequantur per Zanninum, cancellarium.
L'altro dì quando nuy scripsimo per quelli havevano perdute l'arme et cose loro ad Pontevico, fo anche notato che se servesse per Galeoto da San Severino, il quale gli havia quatro delli soi, et cossì credevamo fosse stato scripto, et che luy fosse spazato como li altri, mò, al presente, Galeoto ne dice li soi sonno li havere mandato qui, li quali dicono che suso la littera nostra non è cosa alchuna per Galeoto, de che ne maravigliamo. Pertanto, essendo così, zoè che Galeoto non sia stato spazato como l'altri, volimo che tu gli facii dare armature quatro fornite et panno da fare quatro mantelli et quatro penachii. Cossì volimo fazi dare ad Pedrino da Pergamo quatro penachii et ad Bevelaqua penachii duy, et gli faray dare spazamento subito, aciò possano venire in campo. Questa non havimo soctoscripta de nostra propria mano, parendone non sia necessario per respecto all'altra te havimo scripto, et perché tu poy intendere cossì è la volontà nostra. Apud Senigam, xviii iunii 1453.
Zanetus.
Iohannes.