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578. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Cremona 1453 luglio 15 apud Gaydum

Francesco Sforza odina al referendario e al tesoriere di Cremona di esaminare i conti dell'oste del Cavleto di Cremona per le spese fatte da Alberto e Federico Lambergher, ambasciatori del conte de Cilia e di Giovanni Voyvoda, nonché di Giacomo del Bene, oratore fiorentino, dei famigli ducali Antonio da Desio e Antonio Magno e del famiglio del conte da Segna, Niccolò, e di pagare quello che ancora gli spetta, facendosi poi rilasciare le relative scritture.

[ 201v] Referendario et thexaurario Cremone.
Siamo contenti et volimo che, vedute et calculate le rasone con l'hoste dal Cavaleto de quela cità per la spesa facta per il reverendo patre misser Alberto et Federico Lambergher, ambassatori deli illustri signori conte de Cilia et de Iohanne Vayvoda, et Iacomo del Bene, oratore Fiorentino, et Antonio da Desio et Antonio Magno, nostri famigli, et Nicolò famiglio del magnifico conte Stefano da Segna, pagati quello restarà ad havere per dicta spesa, facendo deinde fare in questo le scripture opportune. Apud Gaydum, die xv iulii 1453.
Marchus.
Cichus.