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58. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 febbraio 11 Milano

Francesco Sforza scrive al Regolatore e ai Maestri delle entrate di aver ricevuto da Ferrara da Antonio da Trezzo, cancelliere ducale lì, alcuni broccati d'argento fatti a Venezia per uso ducale per un prezzo di 665 ducati e un quarto veneziani. Ha avuto anche della malvasia per centosettantuno ducati d'oro veneti e soldi 54 imperiali. Antonio ha avuto broccati e malvasia solo dietro rilascio di una ricevuta con cui s'impegnava a consegnare l'intera somma di 836 ducati d'oro veneziani e soldi 54 imperiali entro un mese, cioè entro il 25 febbraio. I Regolatore e i Maestri delle entrate provvedano ora a mandare ad Antonio tale cifra.

Regulatori et Magistris intratarum.
Noy havimo havuto da Ferrara da Antonio da Trezo, nostro canzellero que tenemo lì, alchuni brochati d'argenti facti a Venexia per uso della persona nostra, li quali, segondo dicto Antonio ne scrive, montano ducati 665 et uno quarto Venetiano, et certa malvasia quale, segondo dicto Antonio ne scrive, monta ducati centosettantuno d'oro Veneti et soldi 54 de imperiali como tu, Matheo, sey informato. Li quali brochati et malvasia dicto Antonio non ha possuto havere, se primo non gli ha facto fare scripta de bancho de dargli el denaro in termino de uno mese, incommenzando a dì xxv del passato. Pertanto, deliberando noy che dicto Antonio possa attendere quanto ha promisso, ve conmittimo et volimo debiati providere per quello modo et via pare meglio ad vuy, che al dicto Antonio faciati respondere et pagare in Ferrara li denari quali assendeno in somma ducati 836 d'oro Venetiani et soldi 54 de imperiali per modo gli possa havere ad tempo, et provedeti como pare ad vuy che in questo non sia fallo, né contradictione alchuna, ponendoli per spesa consumata et facendone fare le scripture opportune. Mediolani, xi februarii 1452. (a)
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) A margine: Pro Antonio de Tricio pro borcatis ab eo habitis.