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601. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri dell'entrate 1453 agosto 17 apud Gaydum

Francesco Sforza dispone che si facciano, come per gli altri del Consiglio che gli hanno prestato la loro contribuzione, le necessarie assegnazioni al segretario ducale Antonio Guidobono che lo ha sovvenzionato per 150 ducati, cioè lire 480. Detto Antonio gli ha ricordato di essere ancora in credito per i suoi trasferimenti a Genova. Potendo, vuole che lo si soddisfi sulla tratta dei gualdi senza alcuna opposizione di Antonio dei Missaglia e di altri.

[ 206v] Regulatori et Magistris intratarum.
Antonio Guidobono, nostro secretario, ne ha subvenuto et prestato ducati cento cinquanta che fanno libre 480, quali habiamo havuti carissimi per li incombenti nostri bisogni. Pertanto volimo gli faciati gli assignamenti soi debiti et ordinati, como haveti facto ali altri del Consiglio che ne hanno subvenuti questi proximi dì passati quando Zanino, cancellero nostro, gli richiedete, facendo per modo sia satisfacto integramente, como serano li dicti del Consiglio. Ceterum ne dice il predicto Antonio debbe havere molti denari del'andate soe da Zenoa et non havere assigno alchuno; pertanto volimo gli assignati in qualche loco per modo sia satisfacto et, potendoli fare assigno sopra la tracta di gualdi per modo possa cavare fuora del paese qualche gualdi senza oppositione de Antonio del Missaglia et de altri che habiano assigno sopra essi gualdi per lettere sçprascipte de nostra propria mano aciò restasse satisfacto de dicte soe andate, l'haverissimo molto caro. Pertanto facteli quello provedimento ve pare che potereti con honore, segondo che da luy sareti recordato, et per forma che dal dicto Antonio del Missaglia et da altri habino assignatione ut supra, non habiamo querela, o provedeti per altra forma che l'habia el dovere suo. Apud Gaydum, xvii augusti 1453.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.