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61. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 febbraio 13 Milano

Francesco Sforza comanda al Regolatore e ai Maestri delle entrate di far subito avere, mettendoli nel conto del suo salario, a Tommaso da Rieti i cento ducati richiestigli per andare a Roma a sistemare le sue faccende in seguito alla morte ivi avvenuta dello zio Giovanni da Rieti, protonotario apostolico. Facciano pure avere cento ducati a Filelfo, sempre imputandoli alla sua provvigione.

[ 73r] Regulatori et Magistris intratarum.
Perché novamente è intervenuta a Roma la morte del reverendo domino Zohanne da Riete, prothonotario apostolico, barba del spectabile domino Thomaso da Riete, volendosse il dicto messer Thomaso transferire fina là per acconzare et ordinare li facti soy, havendone esso richiesto che vogliamo subvenirli de cento ducati, acioch'el possa andare al camino suo, et noy, questa volta, non gli vogliamo manchare. Pertanto siamo contenti et cossì vi committiamo et volimo che subito li debiati fare dare et numerare li dicti cento ducati, facendoli mettere al conto della provixione soa, et subito spazaretilo. Similmente volimo ne faciati dare et numerare al spectabile domino Francesco Filelfo cento altri ducati aciò possa supplire ad alchuni soy bisogni, facendoli mettere similmente al cancto della sua provixione. Mediolani, xiii februarii 1452. (a)
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.


(a) A margine: Pro domino Thoma de Reate.