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614. Francesco Sforza a Angelo Simonetta, al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 settembre 3 apud Gaydum

Francesco Sforza, siccome nei giorni scorsi non potè dare un ducato per cavallo a tutti e tra questi nulla ebbero suo fratello Corrado e i suoi, le due squadre che stanno a Melzo, cioè Andrea Landriani, Guglielmo da Rossano e Scipione e i loro compagni, dispone che vi provvedano Angelo Simonetta, il Regolatore e i Maestri delle entrate secondo la lista acclusa.

Domino Angelo Simonete, Regulatori et Magistris intratarum.
Perché a questi dì passati, quando nuy facessimo dare el ducato per cavallo a queste nostre gente qua in campo, li denari non forono tanti che potessemo dare la ratta soa, cioè el ducato per cavallo, a Conrado, nostro fratello, et alli soi, neanche a quelle doe squadre che sonno ad Melzo, cioè ad Andrea da Landriano, Guielmo da Rossano et domino Sipione et alli loro compagni, volimo che gli faciati dare el ducato per cavallo, segondo la lista, quale ve mandiamo introclusa, che sarà in summa, al predicto Conrado ducati 300, Andrea da Landriano et Guielmo de Rossano con li compagni ducati 253, messer Sipione ducati 207 deli nostri, como hanno havuto l'altri. Ma volimo che debiati fare retenere al prefato domino Sipione ducati 20 et farli numerare ad Iohanne Trecho in nome de Francisco de ser Antonio per altritanti, quali dicto Francisco ha exbursati per dicto domino Sipione, spazandoli quanto più presto sia possibile; et non havendoli cossì el modo de dargli de tracta, per non tenerli sul'hostaria, dariteli el dì terminato quando doverano retornare, parlandoge in modo ch'el non para che non se gli vogliano dare. Data ut supra.
Ser Iacobus.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.