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644. Francesco Sforza al Regolatore e i Maestri delle entrate 1453 novembre 15 contra Viceasnovas

Francesco Sforza vuole che il Regolatore e i Maestri delle entrate si attengano con Francesco Bonato alla assegnazione da loro stessi fattagli sull'imbottato di Milano, non capendo il motivo della revoca da loro disposta. Soddisfatta detta assegnazione, di quanto deve ancora avere, dispone che venga tacitato con un'assegnazione sulle entrate ducali del 1454. Quanto all'interesse di cui pretende il pagamento per i mesi di dicembre del 1452 e del 1453, il duca vuole che cerchino di ottenerne quella riduzione che loro parrà ragionevole.

[ 218v] Regulatori et Magistris intratarum.
Dilecti nostri, è venuto da nuy Francisco Bonato, presente exhibitore, et se è doluto gravemente con nuy dicendo che, havendogli vuy facto (a) assignatione de certa quantità de dinari suso lo imbotato del ducato nostro de Milano, quale ne ha monstrata sottoscripta de vostra mano, quando esso credeva conseguire li soy denari, voy gli haveti revocato ditta assignatione, unde nuy ne siamo molto maravigliati de questo perché credevamo non haverne più affanno, essendogli per voy facta dicta assignatione, quale nostra intentione è gli sia observata. Pertanto ve dicimo per questa non debiati movergli né revocare la assignatione sua et provediti la possa conseguire et ne sia satisfacto perché cossì è la voluntà nostra, et che de questo non ne habiamo più affanno, né querella, et de quello doverà havere da poy sia satisfato della assignatione predicta, volimo gli faciati assignatione suso le intrate nostre del'anno advenire. Ulterius dicto Francisco ne richiedeva vollessimo provedere il fosse satisfato dello interesse luy deve havere paghato de quello doveva havere per tucto decembre proximo passato MCCCCLII, et cossì de quello doverà havere per tucto decembre proximo MCCCCL tercio, ali quale noy vorriamo volunteri satisfare per modo restasse ben contento da noy. Luy ne ha datto le incluse liste de quello monta dicto interesse, como vedereti, pertanto volimo siati con luy et sforzandovi de ridure questi denari del'interesse ad quello mancho se pò et como ad vuy parerà honesto et rasonevele, provedeti sia contento et satisfacto per modo non ne habiamo più querela, et che dicto Francesco non habbia per questo, né altro, più ad tornare da nuy per modo alcuno. Ex campo nostro felici contra Viceasnovas, die xv (b) novembre 1453.
Zanetus.
Cichus.


(a) facto ripetuto in A.
(b) Segue decembr depennato.