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650. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 novembre 25 contra Viceasnovas

Francesco Sforza scrive al Regolatore e ai Maestri delle entrate che, non potendo aderire nonostante le sue benemerenze, alla richiesta di esenzione dall'imbottato fattagli dal famiglio d'arme Galeazzo Tignoso, gli fa buoni dieci ducati del debito che ha con i dazieri dell'imbottato della pieve di Vimercate.

Regulatori et Magistris intratarum.
Havendone facto richiedere exemptione da imbotate el strenuo Galeazo Tignoso, nostro famiglio d'arme, gli havimo facto respondere che per certo respecto non gli possiamo compiacere ma, per demonstrarsi grati verso luy per li soy benemeriti verso nuy, gli habiamo facto dire che siamo contenti donargli deci ducati questo anno finché nuy gli provederimo de altra cosa per la quale se haverà ad contentare. Per la qual cosa ve commettimo et volimo che ad ogni soa richiesta gli debiati provedere de (a) dicti dece ducati, o farIi computare et farIi boni in el debito che luy ha cum li datieri delle imbotate della pieve de Vimercato, siché remangha contento de nuy et possa dire havere recevuto dicti x ducati da nuy. Contra Viceasnovas, die xxv novembris 1453.
Bonifacius.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.


(a) de in interlinea su che depennato.