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653. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 novembre 30 apud Viceasnovas

Francesco Sforza segnala al Regolatore e ai Maestri delle entrate che sua moglie, anziché avere un'assegnazione mensile di 500 ducati a Cremona e un'altra di pari cifra sulle entrate di Milano e Pavia, desidererebbe avere una sola assegnazione di 1000 ducati mensili su Cremona. Ciò non è possibile, dice il duca, perché su quella città già grava un'assegnazione indispensabile per il campo. Per questo si accordino con Antonio Trecchi, tesoriere di Cremona.

Regulatori et Magistris intratarum.
Como sappeti la illustrissima nostra consorte ha una assignatione de 500 ducati el mese sopra le intrate nostre de Cremona. Ha etiandio assignatione de altri 500 ducati sopra le intrate de Mediolano et Pavia. Ley se contentaria piutosto de havere la dicta assignatione tutta integra de mille ducati al mese a Cremona. El che non pò havere loco, havendo nuy l'assignatione della spesa nostra a Cremona, senza la quale non possiamo fare, devendo vivere in campo. Pur, per compiacere alla signoria soa, ad nuy pareria, et cossì ve commettimo et volimo debiati operare cum Antonio Trecho, nostro thexaurario de Cremona, et servare ogni modo et via aciò toglia l'assignatione in luy de 500 ducati insieme con li altri 500, ne responda alla signoria soa a Cremona, mettendo in questo ogni studio et diligentia vostra et facendone fare ogni scriptura expediente. Data in castris, ut supra.
Irius.
Cichus.